"Capire il passato per vivere il presente e pensare
il futuro", può essere ritenuto solo uno slogan facile (diceva qualcuno
che chi non ha nulla di cui vantarsi se non dei propri antenati è come le
patate: tutto ciò che ha di buono è sotto terra); noi pensiamo, altresì,
che chi non ha delle salde radici cui aggrapparsi è come una foglia in
balia dei venti e dei capricci del tempo.
Ora che ci siamo sentiti pronti per questa
avventura, che vuole essere al tempo stesso un sasso buttato in uno stagno
e, soprattutto, un parziale risarcimento di un debito di riconoscenza
verso quegli amici che, lungo la strada delle nostre ricerche, hanno
riempito uno dei tanti vuoti, con il loro lavoro e le loro indicazioni; un
ringraziamento alla loro ostinazione ed al loro coraggio di spendere il
tempo per produrre cultura. Per sembrare più "belli" ci siamo
appropriati, per introdurre la nostra modesta iniziativa, delle parole di
Eco/Guglielmo di Baskerville, che racchiudono, secondo noi mirabilmente,
il senso della storia, del progresso e della cultura, con una punta di
ottimismo che, malgrado tutto, deve infondere sempre il nostro agire e la
nostra stessa vita. Abbiamo
scelto LiberAmente, un incastro di parole dalle molte
sfumature e dalle molte possibilità
di lettura, affidandogli una speranza: che un seme striminzito possa
attecchire, e vegetando farsi un piccolo arbusto ostinato, che strappi alla
dura terra ed ai sassi un pò di linfa per qualche frutto o almeno per
farsi concime per altre piante che verranno.
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