LiberAmente.biz

e-mail
Catalogo
 

Casa Editrice: Autore/i (a cura di):
Palladio Editrice   Giuseppe Mollo
Antonio Orlando



Un primo volume di Canti Cilentani è stato tanto bene accolto che immediatamente dopo la sua pubblicazione ci siamo messi al lavoro per raccogliere il materiale per una seconda raccolta. Anche chi vive lontano da noi, i nostri emigrati, hanno dimostrato simpatia davanti alla presenza di un libro così insolito, e ci hanno esortato a continuare. Quella prima ricerca è stata iniziata per caso, e si pensava che le poesie raccolte fossero le uniche rimanenti di una civiltà contadina che sta gradatamente scomparendo. Ci siamo accorti invece, rimettendoci all'opera, che quanto più si frugava tanto più si trovava, ed in forme sempre nuove. Questo fatto ci ha portato ad un'ulteriore documentazione sull'origine delle poesie che stavamo riscoprendo. 11 nome di questi componimenti popolari è quello di "Strambotti". Si sono sviluppati per la prima volta in Francia (l'etimologia deriva appunto dal francese "estribot", cioè componimento satirico), e poi sono stati importati in Sicilia, dove si fusero con i "contrasti" (famoso quello di Cielo d'Alcamo "Rosa fresca aulentissima"). In origine il nome indicava un contenuto satirico, ma non una forma metrica; soltanto in seguito fu usato a significare un componimento (di solito un'ottava) in endecasillabi, di tono popolare e di contenuto prevalentemente amoroso. II periodo di maggiore diffusione fu il Trecento ed il Quattrocento, soprattutto nel Veneto (dove ne compose L. Giustinian), in Toscana (Angelo Poliziano, Lorenzo il magnifico) e nel Regno di Napoli (Cariteo e Galeota). In Toscana lo strambotto venne chiamato "rispetto" e venne codificato nella forma ABABCCDD. Dopo il Rinascimento e il Barocco è stato ripreso da poeti del primo e del secondo Ottocento, come il Ferrari, il Carducci e il Pascoli. La forma metrica dell'ottava, oltre a quella citata prima, può essere ABABABCC con altre varianti, e molto frequente è anche la sestina ABABCC. Gli strambotti furono anche musicati, nel Quattrocento e nel Cinquecento. Abbiamo notato che nelle poesie presenti soprattutto in questo secondo volume oltre alla rima canonica, quella alternata, e alla più raraABABABCC, è molto diffusala rima unica in tutti gli otto versi, senz'altro per renderne più facile la memorizzazione. Ricordiamo infatti che le poesie in questione fanno parte della tradizione orale, venendo trasmesse a voce da una generazione all'altra, così come sono state trsmesse a noi. Tenendo conto che, a differenza del primo volume, abbiamo operato una cernita delle poesie per non essere ripetitivi, ed alla luce di altre pubblicazioni più o meno recenti sull'argomento, riteniamo che se gli altri centri del Cilento (e di qualsiasi zona al di fuori) iniziassero un analogo lavoro di ricerca si scoprirebbe una miniera inesauribile di componimenti. Noi possiamo solo affermare che una parte delle poesie che abbiamo proposto e proponiamo sono esemplari, e senz'altro più valide di molta produzione (poetica) contemporanea. E quando il presente non offre suggestioni, o si guarda al futuro o si ritorna al passato.

Codice: PAL007
70 Pagine - 1 edizione - anno: 1990


Disponibilità: Scarsa
Prezzo: 10.00 €  



 Back © LiberAmente, un’idea Felitto.Net Pagina aggiornata il