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Zeitlose - la passione del viaggio comune tra cura e didattica |
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Zeitlose, un fiore che non sboccia nella stagione opportuna, è la metafora del darsi aurorale di una persona nuova che impara a donare valore simbolico e forza di significazione alla sua esperienza di donna venuta al mondo con un corpo irrimediabilmente lacerato. II senso di estraneità, la rabbia verso un mondo, quello dell'Europa occidentale di inizio secolo, che con arroganza continua - nei fatti - a soffocare ogni forma di diversità, la richiesta implicita di vivere e rapportarsi agli altri come un'entità disincarnata alimentano giorno dopo giorno la sua lotta contro ogni forma di egemonia e di esclusione. Sarà, comunque, l'amore appassionato per due compagni di viaggio a trasformare il dolore della mancanza nella forza e nell'audacia di mettersi in cammino per cercare un altrove, rispondendo all'urgenza di un sentimento che, nel suo attendere alla vita, è infnviabile.
Il pubblico al quale si rivolge è molto diversificato. Il tema della cura, così come si è andato delineando a partire dalla sperimentazione attuata presso la Scuola antropologico-trasformazionale, risalta in controluce allo sguardo esperto di un operatore nel campo della salute mentale, ma sono state volutamente evitate riflessioni teoriche per le quali si rimanda all'ampia bibliografia citata. Questo testo è rivolto più direttamente al mondo della scuola, a dirigenti scolastici, docenti e discenti che quoti dìanamente sperimentano noia e rassegnazione, pur sapendo che il processo di insegnamento-apprendimento potrebbe essere gioioso e creativo, che la conoscenza è anche sorpresa, tentativo, rischio, che l'amore apre alla parola e all'ascolto… |
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