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Il mito dell'eroe |
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Dopo venticinque anni di straordinari avvenimenti, l'Europa accetta con un sospiro di sollievo, ma anche con molto rimpianto la nuova condizione di pace, di restaurazione, che le si apre all'indomani del 1815. Coloro, tuttavia, che più direttamente avevano vissuto quella singolare epopea, soldati delle guerre rivoluzionarie e imperiali, e i giovani che da esse erano rimasti esclusi, mal si adattano al clima intellettuale, a loro giudizio piatto e soffocante, della nuova età. Napoleone diventa, così, nel ricordo, l'eroe (li un'epoca gloriosa, esempio e promessa di una mobilità sociale e (li una soggettiva possibilità (li compiutezza esistenziale, negata (lai tempi presenti.
E soprattutto attraverso la sua figura irrompe nella cultura dell'Europa post-rivoluzionaria il problema (lei governo (li una società di massa, nella quale vivono in precario equilibrio tensioni all'eguaglianza e bisogni di identità. |
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