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Casa Editrice: Autore/i (a cura di):
Gruppo Guida Editore   Marco Giovanelli

August Stadler interprete di Kant



Questo lavoro, vincitore del premio «Domenica Borello», è la prima monografia dedicata ad August Stadler. Allievo di Friedrich Albert Lange e legato da un'intensa amicizia ad Hermann Cohen, Stadler fu una delle figure di maggior rilievo di quella grande stagione della Kant-Forschung che, tra gli anni Settanta e Ottanta dell'Ottocento, coinvolse, tra gli altri, studiosi come Paulsen, Erdmann, Biehl, Vaihinger. Prendendo le mosse dalle ricerche coheniane sulla filosofia kantiana come teoria dell'esperienza, Stadler le arricchì di nuovi contenuti, attraverso una penetrante analisi della Critica del Giudizio che ne metteva in luce, forse per la prima volta, la dimensione epistemologica, e ne precisò i risultati, insistendo sul rapporto tra Kant e le scienze della natura e sulla priorità dei principi sulle categorie. Pur rifiutandosi di seguire le orme di Cohen nella sua interpretazione della grandezza intensiva kantiana, premessa per una logica tutta tesa a eliminare ogni datità indipendente dal carattere costruttivo del pensiero, Stadler contribuì così in modo rilevante, attraverso un serrato scambio di suggestioni e suggerimenti con Cohen, a definire quella peculiare immagine di Kant che sarebbe diventata la cifra del neokantismo marburghese.

Codice: GUI120
ISBN 88-7188-594-5
216 Pagine - anno: 2003


Disponibilità: Media
Prezzo: 12.90 €  



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