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Meditazioni del Chisciotte |
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I saggi qui raccolti sono, come scrive lo stesso Ortega y Gasset, «saggi di amore intellettuale. Mancano completamente di valore informativo; non sono nemmeno epitomi - sono piuttosto ciò che un umanista del xvil secolo avrebbe chiamato `salvazioni'. In essi, partendo da un fatto - un uomo, un libro, un quadro, un paesaggio, un errore, un dolore -, si cerca di condurlo per il cammino più breve alla pienezza del suo significato».
Il Chisciotte, allora, è solo un pretesto, un bosco concettuale in cui la tersa prosa del grande filosofo spagnolo si addentra in cerca di "vaghi sentieri' che conducono ad altri problemi. "Il bosco è sempre un.pò più in là del luogo in cui siamo.
Da quel luogo se n'è appena andato, e ne resta un'orma ancora fresca". Nondimeno, quell'orma è sufficiente a scorgere i temi sui quali ancor oggi si continua a discutere: profondità e superfice, modernità e tradizione, cultura mediterranea e cultura tedesca, teatro e Rappresentazione, estetica ed arte. Per questi «sentieri interrotti», ancor prima di Heidegger, Ortega si inoltra alla ricerca dell'alétheia. |
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