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L'architetto in Europa |
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La riorganizzazione in atto in molti paesi europei del corso di laurea in architettura, il riconoscimento a livello comunitario dei percorsi di formazione e il loro adeguamento alla direttiva CEE n. 384 del 10 giugno 1985 nonché le diverse modalità di accesso all'esercizio della professione hanno posto con urgenza la necessità di una più ampia e profonda riflessione sulla questione della formazione dell'architetto in Europa. Ciò anche in considerazione delle potenzialità e dei valori che una tradizione comune europea e le specifiche culture locali presentano.
L'evoluzione che l'architettura ed il mestiere dell'architetto attraversano sia in rapporto alla trasformazione della città e della società contemporanea, che in rapporto al mercato del lavoro ed alle nuove condizioni di globalità che hanno investito non solo le strutture materiali del vivere ma anche quelle culturali, impongono una revisione profonda della condizione della disciplina e del suo ruolo e quindi necessariamente della più generale idea della formazione dell'architetto nella società contemporanea. Il convegno è venuto così a configurarsi come strumento di dialogo, approfondimento e confronto per l'individuazione di obiettivi, di mezzi e di progetti per avviare una rifondazione del mestiere dell'architetto e quindi della sua formazione. Fondamentali si sono rivelati, a questo riguardo gli interventi tra gli altri oli Frampton, Grassi, De Fusco, Monestiroli, Lampugnani. |
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