|
Dal Vesuvio a Paestum |
|
 |
lo spettacolo orrifico del cratere infuocato, fumigante nella notte, e quello desolato dei templi maestosi, spersi nella piana `del Sele, trovano nel de Saavedra un efficace descrittore, attento ai chiaroscuri del paesaggio e ai fremiti dell'anima. Queste due relazioni di viaggio sono reportage degni del miglior repertorio sette-ottocentesco, e collocano l'autore tra i protagonistii del Grand Tour. |
|
|