| Matteo de Augustinis (Felitto 1797 – Napoli 1845), nato da genitori benestanti e coinvolti pienamente nelle vicende del 1799 e del decennio francese, completò gli studi giuridici a Napoli, dove si era trasferito presso uno zio avvocato. Qui, oltre ad esercitare la professione forense, si interessò di economia e si dedicò all’insegnamento in uno studio privato aperto nel 1837, ove passarono, tra gli altri, Enrico Pessina, Pasquale Stanislao Mancini, Antonio Scialoja.
Appassionato pubblicista, i suoi scritti apparvero nelle più prestigiose riviste napoletane del tempo, come il Progresso, ed in diversi volumi, tra cui, oltre il presente, Istituzioni di economia sociale (1837), Pensieri sulle tariffe doganali (1841), Elementi di Economia sociale (1843), Studi critici sopra il corso di Economia Politica di Pellegrino Rossi (1844). Curò direttamente la redazione della rivista Temi napolitana, la cui pubblicazione fu interrotta dalla sua morte improvvisa. | |