| Luigi Cacciatore nasce a Mercato S.Severino nel 1900. Trasferitosi con la famiglia a Salerno, si iscrive giovanissimo al Partito Socialista; la sua formazione avviene in ambito sindacale: prima segretario della Camera del Lavoro di Salerno, poi responsabile regionale della FIOT, nel 1924 dirige l'ultimo sciopero dei tessili nell'Italia meridionale. Arrestato e sottoposto a vigilanza dalla polizia, viene costretto a lasciare Salerno; dopo essersi laureato in ingegneria, vi torna nel 1935, quando trova impiego presso un'azienda edile. Subito dopo la Liberazione, assume un ruolo centrale del movimento operaio e contadino meridionale: membro della direzione nazionale del Partito Socialista sin dal 1943, viene eletto, nel collegio Salerno, Avellino, Benevento, deputato prima alla Costituente nel 1946 e poi nel 1948 al primo parlamento repubblicano; è ministro delle Poste e Telecomunicazioni nel III governo De Gasperi dal 21 febbraio al 31 maggio 1947. Dal 1949 torna a privilegiare l'attività sindacale rispetto a quella politica, in qualità di segretario generale aggiunto al fianco di Giuseppe Di Vittorio. Muore a Roma nel 1951. | |